La mia impressione più bella di Roma

Anselmo Assetta, G4c
Per me, l’attività più bella è stata la visita delle Domus Romane di Palazzo Valentini. Il palazzo è localizzato a cinque minuti a piedi dal nostro albergo. Dopo aver comprato un biglietto per l’entrata siamo scesi le scale fatte completamente di vetro e siamo entrati in una grande stanza, di cui la terra era pure fatta completamente di vetro e sotto il vetro si poteva vedere lo scavo. La guida ha chiuso la porta e dopo circa cinque secondi, una voce ha cominciato a spiegarci la storia del palazzo. La voce era accompagnata da proiezioni, che ci aiutavano ad immaginare come il posto era una volta. Mi piaceva molto, perché potevo veramente vedere come dei bambini si divertivano nella piscina e dove gli adulti si sdraiavano per rilassarsi. Ma si vedeva anche dove gli schiavi dovevano spalare il carbone nel forno per far’ bollire l'acqua. Ho anche realizzato che la tecnica del riscaldamento dei romani era davvero avanzata. Si potevano vedere bene i tubi dei loro riscaldamenti che erano quasi come i riscaldamenti di oggi. Si riconosceva il lusso da cosa mangiavano: Hanno trovato dei piatti con dei resti del mangiare. C’erano delle uova di uccelli rari oppure un piede di un fenicottero! Vedere tutto questo mi faceva veramente impressione ed ho imparato due cose: Per prima cosa i romani erano davvero avanzati nella tecnica del costruire, del riscaldamento ed avevano del lusso e delle delicatezze come oggi. E la seconda cosa era, che cominciavo ad immaginarmi quanti schiavi dovevano lavorare sotto condizioni inumane e morivano di fame mentre i loro proprietari si riempivano la pancia. Quanti umani dovevano lavorare solo per quelle poche persone che volevano avere dell’acqua o una stanza calda. Alla fine ci hanno fatto vedere la Colonna Traiana, che è stata costruita per celebrare le due campagne vittoriose di Traiano in Dacia (Romania). Ci hanno anche spiegato tutto la storia rappresentata sul rilievo in un film, ma dopo un po’ è diventato noioso. Ma la visita mi è piaciuta tanto ed anche quando ero un po’ stanco ho sempre sentito come la Storia prendeva un respiro profondo e mi soffiava nel viso e per la prima volta ho capito cosa significa «la storia respira». 

Die Schwer­punkt­fach­klassen Italienisch, Latein und Bild­nerisches Ge­stal­ten unterwegs in Rom.

Alina Räuftlin, G4a
Dienstagvormittag, 8 Uhr 15, die ganze Reisegruppe versammelt sich im Foyer der Casa «Il Rosario». Für den ganzen Tag ist geplant, gemeinsam Sehenswürdigkeiten zu besichtigen. Nachdem sich endlich alle bei der Rezeption eingefunden und die Schlüssel abgegeben haben, führt Herr Kaiser, der als Gast dabei ist und als Reiseführer dient, die drei Profilklassen mit ihren Lehrerinnen zum nahegelegenen Kolosseum. Viele Fotos werden geknipst, man stellt sich vor dem beeindruckend hohen Bauwerk für Gruppen-Selfies auf. Da die Gruppe so früh aufgebrochen ist, sind ausser ihr nur wenige Touristen anwesend. Drinnen werden zwei Vorträge gehalten: Zuerst erklärt eine Schülerin aus dem Lateinprofil die historischen Hintergründe des antiken Kolosseum, dann erzählt ein Italienischschüler ungefähr das Gleiche in der Sprache der Einheimischen. Nach einer halben Stunde Besichtigung treffen sich alle Schüler wieder bei Herrn Kaiser, der sie zum Triumphbogen des Konstantins neben dem eindrücklichen Amphitheater führt. Wieder erzählt zuerst eine Lateinschülerin historische Fakten zum Bogen und eine Italienischschülerin erzählt nochmals das Gleiche auf Italienisch. Danach wird weitergewandert in Richtung Kirche San Clemente. Diese ist erst nach der Römerzeit erbaut worden, weshalb das Gewölbe unter der Kirche für die Lateiner besonders interessant ist. Es befindet sich darin ein Sakralraum für den persisch-römischen Gott Mithras, bei dessen Altar wieder ein Vortrag in beiden Sprachen gehalten wird. Nachdem es die ganze Gruppe wieder ans Tageslicht geschafft hat, ist es auch schon wieder Zeit für die leckeren römischen Spezialitäten, die die Schüler und Schülerinnen in kleinen Gruppen selber entdecken dürfen.

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